Conférence
Chapitres
Notice
Lieu de réalisation
Università della Calabria - Arcavacata, frazione di Rende, in provincia di Cosenza
Langue :
Italien
Crédits
Richard FILLON (Réalisation), Peter STOCKINGER (Réalisation), FMSH-ESCoM (Production), Guido Ferraro (Intervention)
Conditions d'utilisation
Tous droits réservés.
DOI : 10.60527/pw5m-8p93
Citer cette ressource :
Guido Ferraro. FMSH. (2006, 17 novembre). Nuovi modelli. La teoria della narrazione in prospettiva sociosemiotica , in Narrazione ed Esperienza. [Vidéo]. Canal-U. https://doi.org/10.60527/pw5m-8p93. (Consultée le 19 mai 2024)

Nuovi modelli. La teoria della narrazione in prospettiva sociosemiotica

Réalisation : 17 novembre 2006 - Mise en ligne : 11 décembre 2006
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Descriptif

La semiotica ha vissuto negli ultimi dieci/quindici anni un singolare allontanamento da quello che era stato fino ad allora il suo settore di studi prioritario e trainante, lasciando l’elaborazione di teorie del racconto nelle mani di specialisti di altre discipline. Ciò è paradossale, anche perché il lento ma costante distacco dal riferimento privilegiato all’ambito della lingua consente oggi di riconoscere proprio nel sistema narrativo quello che possiamo chiamare “sistema modellizzante primario”. Dunque, possono oggi nuove prospettive, e quelle sociosemiotiche in particolare, ridare forza alla ricerca in quest’ambito? Inevitabile è il confronto con il lascito della teoria greimasiana, che la semiotica odierna può rifare propria se considera i modelli tradizionali proposti da Greimas soprattutto come indicazioni illuminanti di strade da percorrere, come geniali intuizioni che schizzano alcuni principi base ma che ci assegnano un ampio lavoro di sviluppo e di approfondimento. Punto di partenza indispensabile è la reintegrazione dello schema del percorso generativo nel modello semiotico biplanare, ciò che ci consente anche di riconoscere differenti modalità di proiezione del senso in un testo narrativo. Come esempio di sviluppo e approfondimento di categorie semiotiche abbozzate da Greimas indico quanto si può fare in relazione al concetto di “Oggetto di valore”, il cui ripensamento ci porta direttamente a toccare questioni che non a caso investono temi centrali della riflessione “sociosemiotica”. Questo approfondimento ci consente anche di superare il concetto limitante di “assiologia”, valido per i testi più semplici, e vedere come in molti casi nello spazio narrativo si assista a un confronto – sovente ma non necessariamente conflittuale – non tra “valori” bensì tra sistemi complessi di lettura e scrittura del reale. Questo ci porta a lavorare su ipotesi più ampie, ove il sapere semiotico si incrocia con quello di antropologi, sociologi, psicologi: ipotesi relative ai modi di costruzione dell’identità sociale, ai modi di circolazione dei valori, alla generazione di filtri per la messa in forma dell’esperienza, ecc. ecc. E ci porta anche, in prospettiva, a rompere la barriera protettiva che ancora chiude le analisi semiotiche dentro il guscio di un testo illusoriamente “finito”, elaborando strumenti che consentano di lavorare invece al livello della complessità, e dunque sul piano del funzionamento effettivo dell’universo narrativo come parte integrante della realtà socioculturale.

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