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Les chapitres
Pratiche narrative, vita quotidiana, esperienza. Uno sguardo sociologico
L’intervento propone un punto di vista sociologico sui rapporti fra narrazione e esperienza. Per quanto riguarda l’esperienza, il punto di partenza è fornito dalle teorie di Walter Benjamin in proposito, secondo cui l’esperienza è un processo che comporta la riappropriazione, da parte del soggetto, di un vissuto che in principio gli è estraneo. Quanto alle narrazioni, esse vengono intese come delle azioni, o più precisamente come quel genere di pratiche comunicative in cui, attraverso un racconto, due o più soggetti mettono in comune una storia. Walter Benjamin riteneva che esperienza e narrazione incorressero nella modernità in una solidale atrofia. Ciò è vero però solo in parte: la vita quotidiana è intessuta anche oggi di una molteplicità di pratiche narrative. Tali pratiche hanno forme, contenuti e funzioni differenti a seconda dei contesti in cui si manifestano e, soprattutto, delle relazioni che sussistono fra narratori e destinatari. Queste pratiche - di cui l’intervento fornisce una breve rassegna di esempi - contribuiscono da un lato a riprodurre, rinsaldare o trasformare i legami sociali, e dall’altro a costruire interpretazioni condivise della realtà. In entrambi i sensi hanno a che fare con il riconoscimento: sia in quanto riconoscimento reciproco, sia in quanto riconoscimento di determinati aspetti del mondo. E in entrambi i sensi sono oggetto specifico dell’attenzione della sociologia: sia in quanto azioni incastonate in relazioni sociali, sia in quanto via d’accesso ai modi in cui i soggetti attribuiscono senso alla propria realtà. In quanto contributi alla costruzione sociale della realtà, i racconti veicolati dalle narrazioni ordinarie possono partecipare alla riproduzione del senso comune. A volte tuttavia - all’interno di relazioni particolari - possono spingersi fino a testimoniare il carattere singolare e in ultima istanza enigmatico dell’esistenza. In ogni caso, la narrazione appare il complemento necessario o il “compimento” dell’esperienza: è ciò che pone argine alla sostanziale estraneità e alla in-trasparenza del soggetto a se stesso, fornendo alla vita una trama e riscattandola in parte dalla sua intrinseca caducità.
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- Date de réalisation : 19 Novembre 2006
- Lieu de réalisation : Università della Calabria - Arcavacata, frazione di Rende, in provincia di Cosenza
- Durée du programme : 49 min
- Classification Dewey : Les différents médias, Analyse du discours (langage, linguistique, la littérature et les langues)
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- Catégorie : Conférences
- Niveau : niveau Doctorat (LMD), Recherche
- Disciplines : Sciences du langage, Médias
- Collections : Narrazione ed Esperienza
- ficheLom : Voir la fiche LOM
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- Auteur(s) : JEDLOWSKI Paolo
- producteur : FMSH-ESCoM
- Réalisateur(s) : FILLON Richard, STOCKINGER Peter
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- Langue : Italien
- Mots-clés : Théorie sémiotique et sémiotique générale, Sémiotique cognitive, Sémiotique de la communication et des médias, Communication et études des médias, Sémiotique narrative, Sémiotique des cultures, Sémiotique (sémiologie), Sémiotique du spectacle
- Conditions d’utilisation / Copyright : Tous droits réservés.
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